Essere blogger è una questione di cuore.
Ringraziando Gidibao e il suo Cafè …
Mi sento una blogger. Sono una blogger. Vivo da blogger.
Perchè il 1 agosto 2006 ho aperto il mio blog e da allora è stata una strada già tracciata.
Quando, su consiglio di una cara amica, ho manifestato l’intenzione di aprire un blog per trovare nuovi stimoli all’esterno, fuori dalla mia quotidianità, è stato creato MI CASA ES TU CASA.
Cercavo uno spazio per lasciare libera la mia creatività, sbrigliata delle regole non scritte che ci limitano al mestiere che facciamo nella realtà. Non ricordo momenti in cui non mi sia sentita come un vulcano saturo di idee, la curiosità in persona. E ho da sempre amato la scrittura.
Quindi il mondo blogger si è prima insinuato nel mio inconscio e poi, d’improvviso, mi ha trascinato dentro di lui. Sono blogger per forza, insomma. Per forza di pensieri di opinioni, di carattere.
Mi sento blogger. Ora come ora non riuscirei a pensarmi diversa. Mi ritaglio spazi nella giornata per curare il mio blog come un girasole, resistente, largo, colorato, un pò grezzo ma pieno di frutti.
La mia CASA virtuale mi riempie di soddisfazioni.
Il link “giorniacolori” è nato invece da una fortuita concomitanza di idee…la mia incapacità di allora di gestire uno spazio ha portato a questo nome…il link inizialmente doveva parlare di giardini, di fiori…poi si è arrivati al tempo, a giorni e a colori. Tuttora sono convinta che la fortuna non mi poteva donare un’identificativo migliore con cui individuare il mio blog.
Indi mi ritrovo ora, a quasi 6 mesi esatti dalla creazione del blog, con tra le mani una CASA, accogliente il più possibile, con pareti di colori diversi in ogni stanza, e finestre aperte sul mondo.
Amo il mio blog, mi ha arricchito la vita.
Scrivo più facilmente di allora. Le parole, le idee fuoriescono dalle mie dita come acqua. Non le cerco, le trovo semplicemente lì, tra le impronte delle mie dita. Mi sento ogni giorno più soddisfatta, più ricca, più colorata.
In questo spazio ho ritrovato la mia identità che col tempo, le delusioni e il freddo tran-tran quotidiano, si era ricoperta di uno strato sottile di polverume. L’apertura del blog mi ha permesso di riprendere la vitalità che posseggo ma che avevo nascosto in soffitta.
Mi ha permesso inoltre di prendermi la mia rivincita. Mettendo in parole i pensieri che ho dentro, rischiando a mostrarmi alla vita, ho ricevuto in cambio tanto. La mia famiglia ha ritrovato quella figlia che sentiva di avere un pò perso nella crescita. Per chi mi conosce di persona i miei scritti servono ad arricchire di particolari questa conoscenza mentre chi non mi conosce ma che mi legge trova uno spaccato di me che è quello vero, quello identico. E io raggiungo il mio scopo, quello di mostrarmi per quella che sono, come sempre, quella vera.
Il mondo blogger…(sorriso)…è quasi una droga…un recettore di emozioni amplificate. Si ricava tempo per lui, gli si dona impegno, creatività, amore. E tutto ciò ritorna indietro come dilatato.
Le persone che ho conosciuto sulla rete mi danno quotidianamente tanto. Chi commenta i miei pensieri mi da modo di valutarli nei dettagli. Chi mi legge senza commentare viene contato comunque nel contatore di visite quotidiano e mi riempie di gioia sapere che siete tanti ad apprezzarmi. Senza dimenticare il riscontro che ho da parte di chi legge per passa parola su carta, persone che mi conoscono e ne parlano ad altri. La soddisfazione di sentirmi dire che esprimo qualcosa di bello.
I blog che leggo io invece, che non citerò perchè sono tanti, tutti validi, tutti ricchi di cose belle e non vorrei mai lasciarne indietro qualcuno, arricchiscono me. Mi danno visioni nuove degli eventi, punti di vista diversi ed estremamente validi. Mi permettono di implementare i miei pensieri.
Non ci capisco molto di scrittura htlm, di web e di progettazione in senso tecnico, me ne interesso da poco, ma in tutti i casi per me il mondo blogger è più un fatto di cuore.
Per questo mi sento così bene qui e sto scrivendo questo articolo.
Perchè penso che, giusto o sbagliato che sia, parte del futuro si svolgerà in rete e io voglio esserci.
Perchè mi sento una blogger. Sono una blogger. E vivo da blogger.
Astralla View All →
Combatto tutti i giorni perchè questa visione limpida rimanga nelle mie corde, come se lo sguardo fosse sempre quello di un bambino, come un suono puro.
Io sono un semplice anonimo. Però da un po’ mi sento un po’ blogger anch’ io.
Con quello che scrivi ultimamente ci leggi sempre nel pensiero ottima Astralla. Non so come ma lo fai.
Bacio.
Paolo.
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E’ così che vanno vissuti i blog…
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🙂
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Continua così allora cara Astralla…perchè chi ti legge qui nella tua casa virtuale e a colori…si trova proprio bene!
Un abbraccio
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Vivere da blogger?
Brrrrrrrrr… Mi spaventa questa prospettiva, anche se adesso sono le cinque di notte, non riesco a dormire e… …mi sono collegato per vedere se avevi scritto qualcosa di nuovo! 😉
La fai semplice, sei semplice.
In realtà credo che la dimensione blog sia un arma a doppio taglio: da un lato ci consente di svelare il nostro io più segreto, il nostro diario di sfoghi, quel lato di noi che c’è e che nel quotidiano non riusciamo/possiamo tirar fuori; e questo diventa bellissimo nel momento in cui ci permette di leggere i diari di altri che, come noi, sono oppressi dalle preoccupazioni della nostra “splendida” società. Un tempo questa “intimità” era possibile solo con le persone che amavamo di persona.
Dall’altro il blog può diventare una gabbia, una visione cristallizzata di una parte di sé che esiste certamente, ma all’interno di una visione più complessa e dinamica, in continua evoluzione come è giusto che sia. E quindi può succedere che taluni ti leggano una volta e pensino di aver già capito tutto di te, solo perché quella volta -eccezionalmente- hai scritto delle cose che ti hanno fatto arrivare a una persona con cui -nella vita reale- non avresti mai neanche iniziato a parlare e che magari ti vede solo per come ti sei mostrato in quella circostanza. Oppure può succedere che tu metti nel blog tutto il tuo altruismo o tutto il tuo cinismo, quasi a esorcizzare quello che sei nella quotidianità, e poi chi ti legge si aspetti che tu sia sempre così; mentre poi tu -magari- ti senti perduto e solo e non vorresti soddisfare le esigenze di nessuno, neppure quelle virtuali, perché invece un tuo post non è una riflessione o uno sfogo, ma un grido d’aiuto che tutti invece leggono solo per come vogliono leggerlo apsettandosi altro rispetto a quello che invece riesci a dare realmente…
Forse è per questo che, ogni giorno, centinaia di blog chiudono, centinaia di blogger scompaiono dalla rete e poi… PAFFFFFFF!!!!!! …Miracolosamente riappaiono con un nuovo blog, magari con un diverso pseudonimo, cercando di parlare di argomenti totalmente diversi dai precedenti.
E che dire dei blogger che hanno tre, quattro blog differenti? Uno per un argomento diverso, come se fossero compartimenti stagni e indipendenti, nei quali ognuno mette qualcosa di sé con linguaggi e modi diversi?
Insomma, l’argomento è complesso.
Io, come avrai compreso dalle mie parole, non mi sento un blogger, mi sento (con enorme sofferenza e fatica) me stesso, Alberto; con le mie paure, i miei sogni, le mie contraddizioni. Non nego che le parole che mi vengono scritte quotidianamente sul mio blog, o sui commenti che lascio, siano un ottimo antidepressivo e un valido aiuto per aiutarmi a riflettere su certi temi, per confrontarmi e aiutarmi a crescere; né tantomeno rinnego le amicizie, sempre più reali e sempre meno virtuali, nate attraverso questa moderna forma di dialogo…
… Ma io sono Alberto, vivo un quotidiano fatto di sorrisi e angosce (come tutti) e talvolta FACCIO il blogger per mettermi in gioco e continuare a crescere o, se preferisci, a illudermi che siamo tutti legati da un sottile filo di umanità. 😉
A questo io credo, ho sempre creduto e mi sono sempre battuto per difendere questa illusione, come difendo il mio diritto a credere in Dio, anche se non lo capisco né riesco a vederne il disegno finale; ma io mi sento un uomo, solo un uomo (e a volte anche un uomo solo… 😦 ) senza verità assolute e saltuariamente -ripeto- FACCIO il blogger. Anche solo per vincere l’insonnia nella “casa” di una persona semplice e vera… 😉
Yawn! La terapia funziona, il sonno sta tornando… e io posso ancora dormire un paio d’ore, quindi torno a dormire; non rileggo nulla (chissà cosa ho scritto!!!) per mostrarmi come sono, altrimenti non vale! 🙂
La tua identità blogger mi piace, ma scriverti “non cambiare mai” forse è una violenza che ti farei; quindi ti scrivo che sei una ragazza estremamente dolce e positiva, sempre. E mi auguro che tu sia sempre serena e felice (anche se questo dovesse portarti a diventare diversa da come il mondo blog ti ha conosciuto) , perché i tuoi valori sono bellissimi (e personalmente li condivido) e tu ti meriti l’affetto di chi ti segue nel tuo percorso virtuale e di vita! 😉
Abbi sempre cura di te, anche per chi ti legge e ti apprezza… 😉
Yawn…Yawn…
“Lettone, aspettami che arrivoooo!!!”
Un sonnecchioso abbraccio Albertoso. 🙂
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io ho iniziato questa avventura un po’ perchè trascinata da un amico, un po’ come terapia antidolorifica, e anche per vedere se ero ancora capace di scrivere, non che sia sta mai una scribacchina accanita ma negli ultimi quattro anni ho scritto una marea di mail e lettere all’uomo che amavo e quando è finita la storia mi sembrava di aver perso anche questo, il raccontarsi quotidianamente ad un altro
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Sei stupenda…
ALBERTO: parole sagge..
Un abbraccio GRANDEABBASTANZAPERQUATTRO
(anzi, facciamo cinque)
Piccola Giulia..
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Parole piene e intense.
Bravissima.
Un abbraccio Astralla.
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io bloggo dal 2000, ogni volta faccio crescere la mia creatura fino a quando non sento la voglia di cambiare, e ricomincio.
voglio dirti solo una cosa, coltiva i blog come un piacere, non renderti schiava di classifiche, contatti, notorietà.
il blog è come un bonsai, una cosa piccola e delicata, ma bellissima…
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Magico…tu non sei un anonimo. Sei un amico.
Mad… 🙂
Dottore 😉
Boskoop…ne sono felice!Ma davvero sei della mia prossima città lavorativa! Bello!!!:)
Alberto…grazie di tutto. Per il commento vedi il post sopra 😉
Zefi…siamo fortunati cara Zefi, che la tua vena artistica si sia fatta sentire proprio ora 😉
Giulia…piccola cara…abbracci a te! E grazie!
Laura, ballerina! Grazie!!! 😀
Iperio…non fosse un piacere probabilmente non godrei del suo esistere, è la curiosità che mi fa guardare i contatori…Ps.e grazie della visita :)!
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grazie, hai dato ” colore ” ai miei pensieri, condivido le tue emozioni
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