Come rami di un albero…questa è la vita

Un’altra settimana è iniziata.
Oggi vorrei parlarvi di persone.
Persone nuove che giornalmente incontro, che mi affiancano e mi circondano, i miei nuovi colleghi di lavoro.
Immagino potrebbe parere strano il pensiero che un collega ci descriva su internet, ma per ora loro non sanno di voi, non conoscono così tanto di me, da trovare la mia casa. Magari un giorno, forse, gliene parlerò…
Che dire allora…

Avete mai fatto caso che le forme delle persone si rincorrono e spesso incontriamo individui che assomigliano a conoscenze passate, con caratteri persino un po’ simili, quasi a toccare copie di ricordi…
E poi sempre e comunque ci sono i ruoli fissi degli ambienti di lavoro…che si ripetono, che si rincorrono, che si rincontrano….

Qui, dove lavoro, ci sono persone simpatiche. Più o meno tutti sono pronti al sorriso e allo scherzo.
Mi rendo conto che negli anni ho perso un po’ la chiacchiera facile e prendo spesso le parti dell’ascoltatrice silenziosa.
Mi sento cresciuta quando me ne rendo conto, perché da giovane, a inizio lavoro, parlavo, parlavo, parlavo…probabilmente anche troppo, a volte.
Ora ascolto anche, valuto, e con una certa parsimonia sostengo le mie idee. Perché è così che i rapporti si creano maggiormente e si sviluppano, senza esporsi troppo a partire da subito. Soprattutto se le idee sono forti, consolidate e poco inclini a modificarsi oramai…

Mi sento bene in questo gruppo, perché mi paiono persone con testa e cuore.
Il mio capo è un piccolo grande uomo. Compensa ampiamente l’altezza non eccelsa con un cuore da leoni e una testa ricca di idee splendide. E’ veramente una persona da conoscere. E da stimare.
Le mie due colleghe d’ufficio sono sportive. Una piccolina, fresca di vita e piena di dolcezza. L’altra alta, come un uomo, calciatrice, energica in ogni poro e carica di ironica simpatia. Unitissime sono speculari l’una all’altra.
Il commerciale è alto e magrissimo, curioso e goloso allo stesso pari, si vede che è buono e fa sorridere di simpatia.
Questi sono i quattro che sempre mi accompagnano ma poi ce ne sono altri, non da meno.
C’è il tecnico tuttofare, patito di informatica, che per gran parte del tempo corre qua e là cercando di risolvere i mille problemi della rete, chiamato da tutti come un salvatore pronto a combattere contro le insidie dei volubili pc…
C’è la segretaria, giovanissima e attrice di teatro, con una grinta e un’allegria indistruttibili, che mangia chili di cioccolata…
C’è l’ufficio a fianco al mio con altri due opposti, la ragazza più posata e la sindacalista mancata…
Poi c’è il responsabile di area che usa intercalari improbabili e pare un po’ l’Obelix della situazione, il tecnico ragazza, uno scricciolo di persona con una forza fisica incredibile e un grande mazzo di chiavi sempre appresso, c’è la puntigliosa e la dolce, l’indifferente e l’assennato…

Ecco, il mio mondo di adesso…Trascurando ancora particolari e persone di margine, che però affollano il mio tempo e riempiono gli altri spazi vuoti…I referenti aziendali che mi chiamano 7 volte al giorno e quelli che arrivano d’improvviso, quelli con nelle mani il proprio lavoro e quelli che il proprio lavoro non lo toccano nemmeno…

Mi rendo conto che ogni lavoro è una piccola vita a se stante, un piccolo mondo racchiuso ad un numero civico purchessia, in una via qualunque, in una città qualsiasi dello stesso mondo di tutti.

Mi accorgo che è bello sapere che si incontrano, si conoscono, si approfondiscono così tante conoscenze nella propria vita…volute o meno che siano…

Una volta in un libro ho letto che la vita può essere paragonata ad un albero…Noi stessi siamo il tronco, o il ramo centrale, poi ci sono altri rami, altre vite, che si snodano da noi, che si intersecano, che si incrociano, ci si toccano, e che si allontanano….
Ed è vero…Come un albero nella nostra vita noi siamo il centro…
I rami che da noi si snodano vicini sono le nostre conoscenze più care, ma come in un albero i rami sono molteplici come le conoscenze, ma altri rami con le stesse radici, in tutta la loro esistenza potrebbero sfiorare questo nostro tronco in un giorno di vento forte magari, oppure non incontrarlo mai…
E nel contempo col taglio del tronco gli stessi rami non avranno vita e tagliando i rami quel tronco non avrà più riparo…
La nostra esistenza è un percorso pieno di linfa che davvero non potremo mai vedere nel complesso, tanto è ramificata, come rami, tanto è volubile, come il vento…

Allegria Fortuna Futuro Intuizioni Lavoro Natura Personalità Racconto Vita

Astralla View All →

Combatto tutti i giorni perchè questa visione limpida rimanga nelle mie corde, come se lo sguardo fosse sempre quello di un bambino, come un suono puro.

14 Comments Lascia un commento

  1. Hai ragione anche io faccio spesso la stessa osservazione, l’ambiente di lavoro come qualsiasi altro micro ambiente è un piccolo universo, dove ritroviamo un’ gruppo di persone più o meno numeroso, ma con caratteristiche molto diverse tra loro, anche in un’associazione o in un club dove di solito ci si accomuna per affinità le differenze sono molto marcate come per una legge che stabilisce questo amalgama quasi perfetto, e per la forza del destino che io preferisco chiamare karma, hanno una somiglianza impressionante ad altri micro ambienti frequentati fino a trovare delle somiglianze fisiche.

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  2. Non vorrei sembrare troppo banale, ma -per quel poco che ho girato- è così dappertutto. 😦

    Sul fatto che la vita sia proprio così, invece, ho qualche dubbio; prprio perché ho visto tante interpretazioni della parola “uomo”.

    Un abbraccio riflessivo 🙂

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  3. Non vorrei sembrare troppo banale, ma -per quel poco che ho girato- è così dappertutto. 😦

    Sul fatto che la vita sia proprio così, invece, ho qualche dubbio; proprio perché ho visto tante interpretazioni della parola “uomo”.

    Un abbraccio riflessivo 🙂

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  4. cara astralla fantastiche le tue parole…complimenti.
    vorrei chiederti se ricordi il nome del testo dove hai letto che la vita e’ come un albero….
    tempo fa qualcuno mi ha mandato un brano che iniziava esattamente cosi…ho smarrito quel foglio,non ricordo di chi fosse quelbraano ma sono anni che lo cerco.potresti darmi una mano?grazie eancora complimenti

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  5. Bisognerebbe tentare di sorridere sempre, non fosse altro per dare l’esempio..
    …quando mi sveglio la mattina mi dico oggi hai una scelta da fare: puoi decidere di essere di buon umore o di cattivo umore, e scelgo di essere di buon umore…
    …Sei tu a scegliere come reagire in tutte le situazioni, a decidere come la gente puo’ influire sul tuo umore. Sei tu che scegli se essere di buon umore o di cattivo umore, e quindi in definitiva come vivere la tua vita…

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