Sali e andiamo al mare
La cosa peggiore è non potere indossare un pezzo del tuo dolore, non dico tutto ma un po’, perché in due qualsiasi peso è comunque più leggero.
E tra me e me mi domando di quale colpa ci siamo macchiate nelle precedenti vite da doverle espiare in ogni singolo sospiro…
Vorrei arrivare davanti a casa e dirti Sali e andiamo al mare.
E sfrecciare via nel vento,
senza ancore, senza limiti.
Ma poi la vita va avanti e in quella spiaggia, anche quest’anno, non andremo più.
E mentre il tuo animo teso, lucido, veste abiti sfilacciati dal peso dei pensieri,
lentamente le crepe iniziano ad aprirsi anche sulla mia facciata.
Brutta cosa il Tempo, quel despota barbuto
che senza fretta colma tutte le distanze.
Voglio provare a fermare quell’onnipresente pazzo,
devo riuscirci,
ed arrivare all’improvviso per dirti Sali e andiamo al mare
in una giornata di primavera,
sfrecciando come il vento sull’acqua,
senza ancore, senza limiti.
Riposa intanto il tuo animo complesso,
con le meningi ribelli che scintillano al pari di girandole,
sei un pezzo grande del mio cuore Donna,
e sono sempre lì per te,
nascosta nella tua ombra,
tra le parole dette e non dette,
anche quando non mi vedi.
Ti amo
MAMMA
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Combatto tutti i giorni perchè questa visione limpida rimanga nelle mie corde, come se lo sguardo fosse sempre quello di un bambino, come un suono puro.